XXX RADUNO AEROMODELLISTICO del Circolo Aeromodellistico Fontanone A.S.D.

16 Giugno 2013


“Gli anni sono tanti, ma non li dimostra” si suole dire di chi porta bene gli anni…… e ben si applica al Raduno svoltosi il 16 giugno 2013 al Fontanone di Rivalta (To), in una bella giornata di sole e senza vento! Infatti questa è stata la XXX manifestazione organizzata dal Circolo Aeromodellistico del Fontanone A.S.D. e, parafrasando il detto, le manifestazioni sono tante ma il circolo non le dimostra… perché è sempre più in forma che mai da quando nel 1974 Madoni, Sardo, Migliore ed altri lo fondarono.
Si sono avvicendati presidenti, consiglieri e soci e tutti hanno contribuito a migliorarne le strutture, oggi costituite da una pista in cemento, area attrezzata per il modellisti e pubblico, parcheggio, ampia tettoia per ripararsi da sole e acquazzoni, a disposizione di chi vuole passare qualche ora di relax praticando l’hobby preferito, scambiando quattro chiacchiere con gli amici di argomento, ovviamente, ma non sempre, aeromodellistico. Merito, bisogna riconoscerlo, è del direttivo (Paciocco presidente, Bonzano vicepresidente, Macchia segretario, Callerio, Pavese, Cassese, Golia, Panizza consiglieri) e dei soci, tanto che il campo è ormai una realtà consolidata nel territorio. Il direttivo quest’anno si è speso molto per celebrare la ricorrenza, facendo pubblicità alla manifestazione su giornali e radiotelevisioni locali, nei negozi di Torino e invitando tanti amici aeromodellisti dei circoli vicini. Il risultato è stato ottenuto perché erano presenti 34 amici aeromodellisti.

Il raduno è anche diventato internazionale: infatti al nutrito gruppo italiano composta da aficionados e da altri nuovi provenienti dai circoli del Piemonte e Lombardia, si sono affiancati aeromodellisti provenienti dal Principato di Monaco (del gruppo EAC di Montecarlo), dalla Svizzera (dai gruppi GAM Sierre e GAM Romont) e dalla Francia (del gruppo MACAP di Aix en Provence), tutti di assoluto rispetto sia dal punto di vista tecnico dei modelli che di pilotaggio.

La manifestazione è iniziata alla 9,30. Dopo aver ricordato a tutti le regole di sicurezza e le caratteristiche salienti del campo volo, Sardo ha dato inizio ai voli che sono continuati, salvo interruzione per il pranzo, fino alle 18. Lillo Condello, che ha per l’occasione, abbandonato il ruolo di giudice di acrobazia per quello di speaker, li ha commentati con perizia, mantenendo sempre viva l’attenzione dei partecipanti e del pubblico. Nonostante il folto numero di partecipanti, tutti hanno potuto fare almeno due voli: un plauso dunque alla regia che ha ben organizzato e ai piloti che hanno saputo sfruttare al meglio la loro finestra di volo anche volando in coppia! La qualità dei modelli presenti, come dimostrano anche le foto, e la bravura dei piloti è stata elevatissima: a tutto vantaggio dello spettacolo. Chi ha portato riproduzioni poi ha aumentato il realismo della riproduzione simulando situazioni reali, rumori di armi, usando fumogeni, simulando scontri aerei, etc. Questo a parte gli “acrobaticari” 3D e le turbine che non ne hanno bisogno perché lo spettacolo è di per se coinvolgente!
Ha aperto la giornata dei voli Roberto Secco, con una bella riproduzione autocostruita del Fairey Tipsy Junior, monoposto leggero da “turismo” del 1947 di 2,45m di apertura alare motorizzato OS GT55 benzina. I voli sono poi proseguiti in un’alternanza di elicotteri, turbine, acrobatici e riproduzioni.

Gli elicotteri presenti, trattandosi di riproduzioni, hanno simulano situazioni reali quali voli di ricognizione, supporto truppe, etc. Abbiamo visto le evoluzioni dell’AB 206 jet Ranger, rotore da 2,5m, turbina Jakadofski, di Sergio Cabras, dello Hughes-MD 500, elettrico, con rotore 1,6m di Varalda Orlando che ha anche fatto volare anche la riproduzione del CH46 birotore elettrico, dell’elicottero d’attacco Bell TOW/Cobra con Rotore 2m turbina di Roberto Rolle, dell’Ecureuil AS355 Eurocopter rotore 1,4 OS55 di Pierre Berthie del MACAP, dell’Aerospatiale SA315 Lama Elicottero da “lavoro” con rotore di 1,8m elettrico di Piercesare Enrici, e del Bell UH-1 Iroquois di Mario Moretti.

Assai nutrito e agguerrito il gruppo delle riproduzioni “ad elica”. Hanno volato Valter Demarie con la riproduzione dell’aerosilurante Grumman TBF Avenger di 2,54m di apertura alare con motore JBA 50cc, Zucchi Claude del MACAP con la riproduzione del Focke-Wulf Fw 190 di 1,85m con motore Saito F150 , Tom Jarda con il biplano Spad S VII motorizzato OS 120, Manrico Mandriota col Robin DR400 180/Remorquer di 2,5 m con motore DL 50cc, Nicola Pastorato col biplano Bucker Stearman di 2m con JBA50cc, Lauro Sorce col Pilatus Porter con DLE30, Franco Scarpa col Cap 21 autocostruito di 2,2m con Zenoa 62cc e Luca Valliera col Fokker DR1 e infine Piero Rastello Stinson Sentinel di 2,75m con OS Surpass 120 che ha esibito gli ormai collaudatissimi effetti rappresentati da lancio di petardi, paracaduti e alto e conclusi dall’apertura di uno striscione di saluto.
Di assoluto rilievo il Bearcat F8F di 2,6m di apertura alare propulso dal Moki 5 cilindri stellare di 215cc e il Fokker DR1 Triplano di 2,85m propulso dallo Zenoha 38cc con riduttore, entrambi di Olivier Bonvin, il Sopwith Pup di 3m motorizzato ZDZ Bicilindrico 120cc di Paul-Eugene Masserey, tutti del gruppo il del GAM Sierre (CH), e il Grumman F7F Tigercat 23 kg, 2,85m apertura alare, motorizzato con due motori a benzina da 55cc di Jean-Claude Buchs del GAM Romont (CH). Il Fokker il Sopwith hanno volato in coppia, simulando una battaglia aerea, resa più realistica dagli spari, a salve (ovviamente!!!), del triplano e dal fumo (di un fumogeno…) che poi usciva dal Sopwith: bravi Olivier e Paul-Eugene!
Venerio Nave era presente con il formidabile Skyrider A1-H di 2,7m di apertura alare, spinto dal 4 cilindri boxer 3W di 112cc, che stato ben pilotato da Roberto Pavese. Oltre alla precisione della riproduzione il modello è completo di sgancio bombe e serbatoi ausiliari, apertura ali prima del volo e relativa chiusura dopo per deposito in hangar, il tutto interamente, come il modello, progettato e autocostruito da Venerio!
Patrick Gabbiani con la riproduzione del P40 Warhawk di 2,2m di apertura alare motorizzato DLE 55cc ed Eddy Marangoni col P51 Mustang di 2,05m motorizzato DLE 55cc, entrambi del gruppo EAC di Montecarlo, hanno eseguito dei bei voli in coppia; peccato che il P40 abbia avuto dei problemi al termine dl secondo volo con conseguente (ahimè!) distruzione del modello.

Come sempre gli acrobaticari con le funamboliche esibizioni 3D hanno stupito il pubblico. La pattuglia era numerosa: Luca Altieri col Cap 232 Avion Mudry di 3,2m di apertura alare, motore 3W-157 da 160cc, Andrea Bramante col Mythos 125E Sebart di 2m propulsos da un Hacker A60 capace di 2kW, Marco Paglia con l’Edge 540 DLE 110cc, Massimo Paglia con lo Sbach 342 DLE 55cc, Nicola Pastorato con lo YUKA 38cc, Marco Valliera col Sebart di 2,2m e motore 50cc e infine Andrea Sasso che col Corvus Racer 540 di 2,7m ha, come al solito, stupito tutti col suo funambolico 3D estremo.
Fra tutti i suddetti, bravissimi, voglio solo evidenziare Simone Bologna di 9 (!) anni, aiutato ovviamente dal padre Maurizio, che col Funtana 140S di 2m motore 33cc ha dimostrato una capacità e una predisposizione che lo hanno messo allo stesso livello degli altri più anziani.

Come al solito gli aerei a turbina sono una grande attrazione per il pubblico. Si sono esibiti: l’inossidabile Giuseppe Dardanello, con la riproduzione dell’EFA spinto da una Turbina AMT da 16kg, che, nel secondo volo, passando troppo radente agli alberi, ha dovuto esibirsi in un atterraggio di emergenza ottimatamene gestito, Francesco Mandriota con l’Aermacchi MB339 A/PAN 2m spinto da una Jetcat P120 che ha simulato il volo del solista delle Frecce Tricolori, Pony 10 ma che in un passaggio particolarmente lento, ha avuto lo spegnimento della turbina con conseguente atterraggio di emergenza anche in questo caso ben gestito, e quindi, per fortuna, con pochi danni. Bellissimo il modello e il volo assolutamente pulito del Tuono NRG, spinto da una turbina da 14kg, di Mauro Pirotti che ne è il costruttore e distributore: un aereo di innamorarsi!

Non voglio infine dimenticare Giovanni Fasan che, con un Acrobatico da allenamento, inizia a cimentarsi con le manifestazioni.

Al termine della giornata, la manifestazione si chiusa con un rinfresco offerto dal Circolo durante il quale è stato offerto a tutti un presente di ricordo della giornata: non è mancato il taglio della torta che commemorava questa XXX Manifestazione.
Arrivederci a tutti all’anno prossimo!
Roberto Macchia.

Arrivederci a tutti all’anno prossimo!
Roberto Macchia